Come sapete, ho iniziato la psicoterapia per combattere i disturbi d'ansia. Nel corso del tempo, lavorando su me stessa, ho imparato a distinguere le emozioni che provo.
Quelle più forti, chiamate emozioni rosse, sono quelle che si sentono in pancia e sono le più difficili da manifestare. Per me la rabbia rappresenta quella più complicata da esprimere.
Da piccola ipotizzavo che chi non si arrabbiava non creava problemi ed era più amato.
Ho fatto affidamento su questo ragionamento sia a casa che nella società (per molti, purtroppo, la donna deve stare zitta e non creare problemi).
Ovviamente la mia è stata una scelta dettata dal mio carattere e non imposta dalla mia famiglia. Ma più crescevo e più per me era normale pensare in questo modo.
Ecco perché on mi piace litigare. Mi impongo di essere buona e gentile e molte volte mi convinco di essere in torto per non arrivare al diverbio.
Anche se ho ragione, anche se qualcuno mi ha mancato di rispetto, mi metto sempre in discussione prima di arrabbiarmi.
Soffocare questa emozione mi ha creato tanti problemi. A livello mentale con ansia e panico, ma anche a livello fisico.
Come potete vedere in foto, lo sfogo sulla mia pelle è l'espressione fisica della rabbia che non riesco a tirare fuori.
A casa parlo da sola, mi sfogo, ma al momento della discussione tendo ad essere pacata. Piuttosto di perdere il controllo e sfogarmi, convivo con gastrite e mal di pancia.
"Se litighi con quella persona non ti vorrà più bene!". Questo comunica il mio cervello.
Questo approccio, usato con le persone sbagliate, è pericoloso. E' successo che qualcuno si è approfittato di me, ha sovrastato le mie intenzioni e ha pensato di potermi manipolare.
Ecco perché il lavoro su me stessa è così importante. Ho deciso di dire basta a tutto questo.
Certo è un lavoro lungo, ancora non riesco ad arrabbiarmi completamente.
Ma con alcuni comportamenti, sempre educati e tranquilli, inizio a dire al mondo che io sono qui, con le mie idee e le mie ragioni.
Nessuno può manipolarmi.
Se in passato è successo non è perché non me ne sono accorta. Mi è mancata solo la forza di dirlo.
Senza violenza, ma con decisione. Non sempre, ma nel momento del bisogno, arrabbiatevi. Perché non sarà la più nobile delle emozioni, ma è necessaria come tutte le altre.
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